Sono ancora qua, a scrivere il post dell’MTC. La precisazione nasce dal fatto che, da quando mi sono imbarcata in questa avventura, con la Red velvet di Stefania, quindi appena 4 mesi fa, questa “gara” mi ha talmente entusiasmato, talmente rubato i sonni, talmente incasinato che, appena alla Taieddrha risopatatecozze (o pataterisocozze), già pensavo di mollare. Ma, vi posso assicurare che, una volta “dentro” è fatta; ti strega, ti prende, ti incuriosisce, ti appassiona, c’è un qualcosa di “eccitante” nel pensare che, contemporaneamente a te, altre centinaia di persone stanno pensando a come accompagnare la Fideuà, a trovare il giusto peperoncino per il Chili o ad inventarsi un modo per come disporre, in maniera originale, un’ INSALATAche, diciamocelo, per quanto vivace possa essere, sempre insalata è; a proposito di quest’ultimo punto – questo è quello che credevo fino a poche ore fa-. E, dopo aver citato, con buona pace di tutti, i vincitori dell’ MTC (da quando ne faccio parte anch’io), arrivo alla mia insalata e al fatto che – quanto mi sbagliavo! – Non solo la lista degli ingredienti, regge il confronto di quelli della red velvet, ma addirittura mi sono dovuta impegnare in tipi di cottura diversa, manco fossi Montersino!
Sorvolo sul fatto che l’edizione vinta da Cristian, ha peccato di eccessivo “campanilismo sessuale” trasferendo lo scettro, non solo ad un altro maschietto, ma contemporaneamente anche ad un altro “marito”, quasi a volere sottolineare – ” perchè noi non ci interessiamo, ma quando ci mettiamo, NOI, siamo i più forti ” … transeat!
Ultima precisazione riguarda il titolo della mia insalata. L’altra mattina, armata di buona volontà e con la consapevolezza di – oggi o mai più – vado a fare la spesa per l’insalata con talmente tante versioni in testa, con talmente tanti sapori in bocca (capita pure a voi di pensare ad un accostamento di ingredienti e sentirne il sapore?), che mi son detta – vabbè, vediamo quello che c’è – . Resto fulminata da quello che interpreto come un segno del destino, come il deus ex machina che mi viene in soccorso; ecco l’ingrediente cool, quello che farà rimanere Leo senza fiato quello che, al pari della “salsola” di Cristian, sarà l’elemento determinante, insomma Leo, beccati questi ….. fagiolini NERI. Magari sono l’unica, ma io non li avevo mai visti e dire che il mio (nel senso che è quello dove faccio la spesa) signor supermercato, in quanto a stranezze – quattru fili si mancia – che tradotto significa – è competente e attento alle novità. Già mi immagino la cromaticità del piatto, penso agli altri ingredienti, sopratutto al colore ed esco soddisfatta. Pelo le patate, le carote, comincio a selezionare le foglie più belle e metto ben due pentole a bollire pensando che, magari come il riso venere, questi fagiolini potrebbero scolorire e alterare il colore di quelli verdi, le ciotole con il ghiaccio sono pronte e vado. Cosa succede lo avete già capito; altro che scolorire! Appena a contatto con l’acqua, con la velocità della luce, questi fagiolini diventano VERDI, assolutamente uguali agli altri. Ho perso il mio asso nella manica! E ora che faccio una banale insalata “fagiolinipatatecipolla” ? Siccome, da brava Arietina, cerco di trovare sempre una via d’uscita, comincio a lavorare con i miei ingredienti e, d’incanto, dall’idea “incenerita” della precedente insalata, come l’Araba fenice, risorge una “signora insalata” che, magari, non scioccherà Leo, ma, posso assicurarvi, ha deliziato i miei commensali e gratificato il mio “ego” e, di questi tempi, non è cosa da poco!
Ingredienti per 4
350 g. di patate
400 g. di fagiolini (metà neri e metà verdi)
2 manciate di songino
10 foglie di radicchio trevigiano
1 carota
1 cipolla
400 g. di salmone fresco
sale
Court-bouillon
400 ml di vino bianco
400 ml di acqua
10 grani di pepe nero
1/2 cipolla
2 foglie di alloro
1 carota
sale
Maionese
1 uovo
40 ml di olio di oliva
40 ml di olio di semi di arachidi
poco sale
1/2 limone
1 manciata di fogli di basilico
1/2 cucchiaio di salsa di soia
Pastella
100 ml di acqua frizzante fredda
50 g farina
25 g. di fecola di patate
10 g di tuorlo (da me omesso)
sale
Procediamo, come prima cosa, alla cottura del salmone. Preparate un court- bouillon, con gli ingredienti elencati e fatelo bollire per circa 20 minuti. Trascorso il tempo, abbassate la fiamma e inserite il salmone (il mio era tagliato in due fette). Procedete la cottura per 10 minuti circa. Scolatelo e copritelo in attesa dell’utilizzo.
Prepariamo la maionese. Nel bicchiere del minipimer inserite l’uovo (intero), il limone, il sale e parte degli oli miscelati. Cominciate a frullare e poi, se qualcuno vi aiuta, procedete con il resto dell’olio a poco a poco altrimenti inseritelo in 2 tempi. Assaggiatela e, secondo la sapidità, aggiungete la salsa di soia e, per ultimo, il basilico fresco finemente tagliuzzato.
A questo punto ci occupiamo degli anelli di cipolla, cominciando dalla preparazione della pastella. Una cosa velocissima i cui ingredienti possono essere mescolati anche a mano. Questa pastella è del maestro Montersino, l’unica differenza riguarda l’utilizzo del tuorlo, che io ho omesso in quanto, essendo una minima quantità, mi scocciava troppo “buttare” un uovo….di questi tempi! E comunque per qualcuno interessato, l’uovo avrebbe reso la pastella leggermente più colorata ma per quanto riguarda consistenza, devo dire che è perfetta. Ritorniamo alla preparazione. Prepariamo la pastella ricordandovi che 1) l’acqua deve essere ben fredda 2) la cipolla tagliata ad anelli e questi asciugati e passati nella fecola prima di essere inseriti nella pastella 3) gli anelli, in attesa di essere tuffati nell’olio (170°), devono stazionare in una ciotola poggiata sopra il ghiaccio questo perché è proprio lo shock termico a creare la giusta consistenza 4) il sale va inserito dopo la frittura.
Puliamo e tagliamo tutti gli altri ingredienti. 1) le patate, vanno tagliate a piccoli cubetti e bollite per pochi minuti in acqua salata 2) i fagiolini, puliti e privati dalle estremità vanno bolliti 😥 3) il songino, lavato e asciugato nella centrifuga per verdure 4) il radicchio, lavato, asciugato in centriguga e tagliuzzato a piccoli pezzi 5) le carote, pelate e tagliate sottilissime con la mandolina (apposito attrezzo per affettare) e tuffate dentro una ciotola con il ghiaccio (per irrigidirsi).
Ora che abbiamo tutto pronto passiamo finalmente alla composizione, precisando che alcuni elementi, come le patate, i fagiolini e il radicchio, vanno separatamente messi in una ciotola e leggermente oleati e salati. Su tutto troneggia il salmone, privato di spine e pelle, accerchiato dal songino (elemento previsto dalla gara), la maionese che dà completezza al piatto al livello di gusto e le cipolle fritte che rappresentano l’elemento croccante.
Con questa ricetta partecipo all’ MTC n. 31
leonardo dice
ciao avvocato del fornetto, un piatto strepitoso. hai ragione, i fagiolini neri sono qualcosa di magico. Che dire l araba fenice spicca il volo? non ci resta che assaporare i suoi colori.
tiziana dice
anche io faccio così.. parto per il supermercato con mille idee in testa tutte confuse tra loro e compro di tutto e in più quello che mai avrei pensato e li per li mi colpisce.. e facciamola sta guerra a sti mariti, fidanzati, uomini… alla fine è uscita una grande insalata e il salmone mi piace un sacco!! ora ci vuole la seconda.. mica vogliamo farla passare così bene a sto leonà.. a presto ciao ciao
greta dice
Si è vero questa è una signora insalata, perfettamente aderente con il tema del mese, brodi di cottura, fritture in pastella…mi piace da matti!
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Greta, per quello che ho visto, tutti stiamo dando il massimo!
Patty dice
Ti rendi conto il lavoro che hai fatto per preparare questa insalata? E poi quando si dice “oggi mi faccio un’insalata” si intende una roba da 5 minuti di preparazione! Sieeee….mi sento in soggezione. Questa è una ricetta magnifica realizzata con grandissima cura. Bravissima. Un bacio, Pat
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Patty. Mi sono resa conto anch’io, ad insalata finita, del lavorone fatto e sai da cosa? dalle pentole e gingilli vari che ho dovuto lavare!
alessandra dice
faccio una prova, vediamo se stavolta prende il commento…
daniela dice
Certo che mi capita di sentire i sapori, quando ne penso l’accostamento!! Ma hai ragione: qualche volta, specialmente se sono al mercato con tutta quella meraviglia di colori, profumi e sapori, mi capita di andare in overdose da immaginazione! Comunque, apprezzo moltissimo il lavoro di cotture, colori e armonie che hai messo in campo: anche questa volta sei stata bravissima!
Dani
mai dice
Grande!!!!!
E quessta volta me ne frego se sono passata per prima io… !!!
Sei entratta in questo “emisfero” e ci sei andata in fondo, adesso non ne esci più! E chi ne vuole uscire?
Incantata di questa tua insalata, di tutta la preparazione e la cura che ci hai messo, fantastica sei!
besos
L'avvocato nel fornetto dice
E che ne vuole uscire! Mi diverto alla grande e besos anche a te.
milena dice
ohohohohohohohohho 🙂
sto continuando a ripetere “ohohohohohoh” da quando ho visto la foto…amo alla FOLLIA gli anelli di cipolla fritti, mi fanno veramente impazzire!!!
e non avrei mai pensato a metterli nell’insalata…ma a questo punto, sappilo: ti ruberò la ricetta 😀
un bacione.
L'avvocato nel fornetto dice
Anche tu sei stata ripescata dallo spam. Che dire avrò un blog troppo esigente!!! Tranquilla Milena, puoi copiare quello che vuoi del resto non li ho inventati io gli anelli di cipolla fritti!
Laura dice
Direi che fagioli scoloriti a parte, ti sei ripresa alla grande!
Bel piatto.. davvero!
Buona giornata..
Laura.
Mapi dice
Mannaggia al fagiolino nero che è diventato verde, che disdetta!!! Eppure che Signora Insalata hai saputo fare, alternando la morbidezza del salmone e delle verdure alla croccantezza degli anelli di cipolla in pastella! E che accostamento di sapori sublime!!! Perché non è detto che sia “solo” un’insalata!
L'avvocato nel fornetto dice
Come hai ragione Mapi! Era veramente ottima. Credo che grazie a questa sfida molti rivaluteranno “le insalate”, restituendo, ad un piatto tendenzialmente povero, una certa dignità!
Sonia dice
ciao, meno male che c’è MTC se no avrei lisciato il tuo blog e non dovevo! piacere di conoscerti, palermitana dunque 😉 bene! splendida insalata, bella presentazione. A presto. Sonia.
L'avvocato nel fornetto dice
Ecco Sonia, era finita nello spam. Anch’io palermitana come te e conosco il tuo blog. Felice che la mia insalata ti sia piaciuta, io ho molto riso alla scelta del nome della tua….quella mattacchiona di Elisa!