Con questa vi stendo!
Davvero credo che questa ricetta, che in casa mia si fa da sempre, sia molto particolare e per la sua originalità (nel web non ho trovato nulla di simile) e per la sua bontà. Persino la mia amica Giovanna, che odia il finocchietto, adora, invece, questa caponata. La realizzazione è da sempre affidata alle abili mani della mia mamma ed io non mi sono mai permessa di toglierle questo primato anche perchè, devo dire, la fa da Dio. Mi cimento per voi nell’impresa, sotto stretta vigilanza della mamma la quale ha già premesso :”certo si ci vuoi mettiri pocu olio, un ti veni bona”. Litighiamo spesso, infatti, sulle quantità di olio, da lei e da mio papà (splendido cuoco anche lui) usate per cucinare. In effetti, nella cucina siciliana, si fà un uso smisurato di olio d’oliva, basti pensare alla caponata di melanzane, alla frittella etc.etc. Mah! chissà che non abbiano ragione loro e la bontà delle pietanze sicule derivi proprio dalla quantità di olio impiegata. Quindi, se avete intenzione di realizzare questa caponata, dimenticatevi per un giorno della dieta …. da Lunedì si ricomincia.
Ingredienti
7 carciofi
400 gr. circa di finocchietto selvatico
200 gr. di olive bianche denocciolate
2 grosse cipolle
150 ml di olio d’oliva
sale e pepe q.b.
3 cucchiai colmi di zucchero
100/120 ml di aceto bianco
Pulite i carciofi e dopo averli tagliati, ciascuno, in quattro, dividete ciascun quarto a metà. In pratica da ciascun carciofo dovete ricavare 8 pezzi, così
I carciofi vanno sbollentati in acqua salata per circa 5/7 minuti. Pulite il finocchietto (considerate uno scarto di circa il 50%) e mettetelo a lessare in acqua bollente, salata per circa 30 minuti. Questo è finocchietto siculo a Km 0 (proviene dalla mia campagna).
Il finocchietto, cotto e scolato, deve essere tagliato grossolanamente. Nel frattempo in una padella fate ammorbidire le cipolle e, poi, aggiungete le olive, anch’esse grossolanamente tagliate. A questo punto si assemblano tutti gli ingredienti e dopo averli rigirati qualche istante si regolano di sale, si aggiunge lo zucchero, si mescola e dopo qualche istante si aggiunge l’aceto che, ovviamente, deve sfumare. Questo è il risultato.
Servitela fredda, come antipasto o come contorno per una cena rustica . FIDATEVI E’ OTTIMA…..
Ripubblico questa ricetta per partecipare al contest di Danita
Stefania O dice
Non parliamo delle quantità d’olio delle mamme…
Anche io faccio la capanota di carciofi, ma il finocchietto non l’ho mai messo… Intrigante!
martina dice
Fatta, testata e approvata: il finocchietto selvatico ha un suo perchè:P
E ho provato anche i tortini di zucchine con una variante: li ho saltati in padella con le cipollette ma giusto per insaporirle. Poi ovviamente non li ho potuti mangiare ma gli altri hanno gradito
Dengju 🙂
L'avvocato nel fornetto dice
Martina, non sapevo non mangiassi cipolle!!!
alina dice
..E stasera caponata di carciofi al finocchietto!!!!Conoscevo la versione tradizionale, ma questa è proprio interessante…
L'avvocato nel fornetto dice
E qual’è la tua “versione tradizionale”? Magari fra un turno e l’altro, in tribunale, me la racconti!!!!
Ginestra dice
Nella mia zona, Sicilia Orientale, con i carciofi si prepara la caponata d’inverno, ma questa tua ricetta ad onor del vero è tutta un’altra sinfonia! Da provare quanto prima!! Dirti che mi piace è dire poco!!
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Ginestra, se ti piace l’agrodolce, ti stupirà sicuramente.
Mela dice
Nel web non si trova perché è una di quelle ricette “della mamma” (o della nonna, o comunque di famiglia) che molti fanno ma nessuno scrive… hai fatto bene a pubblicarla!
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Mela. Quindi la conosci?