Il sottotitolo di questo post potrebbe essere “LA SICILIA incontra LA SARDEGNA” oppure “Le due isole si incontrano a tavola” ma poi, gli utenti che cercano una semplice minestra col broccolo, non mi troverebbero mai o meglio, non troverebbero mai questa splendida ricetta. E si perchè questa volta i complimenti me li faccio da sola. La minestra è veramente interessante nella sua semplicità. Non finirò mai di ripetere che il 70% della buona riuscita di una ricetta è, senza alcun dubbio, la qualità della materia prima. E’ assolutamente inutile cercare di eguagliare gli chef usando il pepe di Sichuan e poi acquistare un olio di scarsa fattura, un broccolo che staziona da 2 settimane sui banchi del supermercato e una pancetta già tagliata in busta….quelle che hanno una scadenza semestrale per intenderci! Io, e sono molto fortunata lo so, ho la possibilità di rispettare poche semplici regole: le verdure a km 0 e l’olio di casa (tutto autoprodotto), per tutto ciò di cui non si dispone affidarsi sempre agli stessi fornitori nella speranza che, quanto meno per garantirsi la vostra costante presenza, non vi rifilino delle schifezze. Detto ciò propongo questo piatto per l’MTC n. 53 che, dopo i bagordi delle festività natalizie ha pensato bene, per mano di Vittoria del blog “la cucina piccolina” di far depurare la comunity con zuppe e minestre…. e ci sta tutta!
Ingredienti per 4 persone
1 broccolo circa 800 g
200 g di fregola sarda
50 g di pancetta affumicata
1 cucchiaio di estratto di pomodoro
1 cipolla
1/2 cucchiaino di semi di finocchio
olio di oliva
poco pecorino grattugiato (facoltativo)
pepe nero.
Tagliate sottilmente e a cubetti la cipolla e soffriggetela con 3 cucchiai di olio. Aggiungete l’estratto di pomodoro e dopo qualche minuto inserite le cimette di broccolo (cavolfiore per il resto dell’Italia). Aggiungete il sale e acqua a coprire abbondantemente il tutto.
Nel frattempo in una pentola a parte ( io ho usato quella di terracotta) tostate con poco olio la pancetta e i semi di finocchio e quasi contemporaneamente aggiungete la fregola che porterete a cottura inserendo a poco a poco dapprima l’acqua di cottura del broccolo e da ultimo le cimette che, nel frattempo, saranno giunte a cottura.
Servite ben calda e, se vi piacciono i sapori forti aggiungete una spolverata di pepe e pecorino grattugiato.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n. 53
Mapi dice
Che questa zuppa sia squisita lo si vede a occhio, e giuro che mi ci tufferei a capofitto.
Come dici tu, moltissimo dipende dalla qualità della materia prima. Senza quella, la tecnica non conta nulla. Con quella, non c’è bisogno di cotture arzigogolate. Perché un’altra delle cose che da sempre mi stupisce in cucina, è constatare come le cose semplici siano sempre le più buone, se gli ingredienti sono buoni.
Due Isole si incontrano ed è subito amore: un amore di zuppa!!!
L'avvocato nel fornetto dice
Esatto la semplicità la fa da padrona…nei piatti come nella vita del resto! Ciao Mapi
Elisa dice
Quanto mi piace la fregula sarda… E ogni buona idea per usarla é la benvenuta!
Hai fatto bene a specificare che broccolo era cavolfiore…. 😉
Proverò, sono ingredienti che a casa non mancano!
E concordo sulla qualità dei prodotti per gustare un buon piatto!
Ciao
Elisa
L'avvocato nel fornetto dice
Ciao Elisa felice che ti sia piaciuta!
Paola dice
E’ la fortuna che vorrei anche io, avere un orto a cui attingere. Ma per fortuna sono anche una persona che tende ad instaurare rapporti di fiducia con i negozianti e a chiedere sempre il meglio (e pretenderlo, ovviamente). Sono di quelle che non fanno stazionare per settimane la verdura n frigo, perché non vale la pena tenerla lì per perderne tutte le vitamine e i sali minerali che contengono. Quindi concordo su tutto quello che dici, anche sul fatto che questa zuppa sia squisita.. lo si vede già dalla foto 🙂
L'avvocato nel fornetto dice
E la foto non inganna. Grazie del tuo passaggio
Vittoria dice
Ciao Fina, bentornata e che rientro eccezionale!
Pochi ingredienti, ma speciali. come dico sempre se la materia prima è buona, non servono cose strane per ottenere un piatto speciale come questo.
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Vitto!
Roberta dice
Condivido ogni parola e sulla frustrazione di dover cucinare con ingredienti di dubbia provenienza e qualità ho consumato i tasti del piccì…beata te che puoi contare su prodotti genuini. Fantastica proposta, pochi semplici ingredienti, ma dosati e utilizzati magistralmente.
L'avvocato nel fornetto dice
So di essere fortunata e cerco sempre di sfruttare al meglio questa fortuna. Grazie del tuo passaggio
alessandra dice
Leggevo il tuo post e mi tornavano in mente le parole con cui mia mamma, grandissima cuoca, accompagnava la preparazione dei suoi piatti: non “fai questo o fai quello”, non “pesa questo o pesa quello” (quando mai..) ma: chi dice “intanto, mi serve per cucinare, farà solo schifezze”. Anche se in casa mia non si buttava via niente, era spesso in sala da pranzo che si finiva di consumare: il vino buono si stappava in cucina-e poi lo si beveva, a pasto; le verdure, diventavano un colorato pinzimonio o rallegravano un’insalata; e sull’olio, poi, non si è mai ceduto. Erano gli anni degli oli di semi, della pubblicità della leggerezza-e mia madre e con lei mia nonna si ostinavano ad usare l’extravergine, in tutto, anche nelle fritture.
Non seguivano mode, non seguivano trucchi- e poi nessuno si spiegava com’è che noi non ci ammalassimo mai, non avessimo un filo di grasso e ci rallegrassimo ogni volta, dello stare a tavola e- soprattutto- del mangiare.
Non era con un “pippone” che avrei voluto cominciare- ma con un bentornata e un plauso alla prima zuppa con fregola (che non mi aspettavo da una Siciliana): ma condivido a tal punto le tue premesse che non ho resistito. anche perchè da lì in poi è stato facile innamorarsi della ricetta. A partire dalla fregola e a finire con quel finocchietto che ti riaggancia alle tue origini e ci consegna un piccolo capolavoro di bontà.
ci sei mancata-e non sai quanto
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Ale il tuo bentornato mi fa quasi commuovere e i tuoi “pipponi” ce li aspettiamo, lo sai!
P.S. la fregola DOVEVO consumarla.
lagaiaceliaca dice
bello questo connubio… isolano 🙂
la fregola non la posso mangiare, ma di broccoli vivrei, a pranzo e a cena, e il profumo di semi di finocchio è arrivato fin qui…
L'avvocato nel fornetto dice
La proverai con il riso!
Flavia (elisa Baker) dice
Hai scritto bene…. magnifica minestra…si due isole bellissime si incontrano, ma si sarebbe pera questa bintà nei meandri del web
L'avvocato nel fornetto dice
Felice che ti sia piaciuta!