Certo, dopo l’incontro (scontro) che ho appena avuto, sarebbe stato meglio postarvi un bel dolce, se non altro per addolcire il momento ma, vi confesso, fra i post programmati, non c’è nulla di dolce e io non ho proprio voglia di mettermi ai fornelli! L’arroganza, la tracotanza, l’inciviltà di certe persone mi fa proprio arrabbiare ma, quello che più mi urta è cercare di mantenere (forzatamente) la calma per non esasperare, ulteriormente, certi rapporti di “necessaria” convivenza. Sicuramente sarà capitato a tutti voi di discutere con un interlocutore che non lascia spazio alle vostre opinioni e che, anche di fronte all’evidente vostra ragione, continua a dire di essere nel giusto e che siete voi a sbagliare. E’ veramente dura; e la finisco qui! Passiamo ad altro, sicuramente più piacevole. Nulla di eclatante, un classico visto e rivisto ma sempre piacevole sopratutto quando stiamo parlando delle prime fave che, sgusciate due volte, regalano gusto e carattere al piatto. La pancetta, e qualche altra cosa, esaltano ma non coprono il gusto delle fave, sempre predominante.
Ingredienti per 4
300 g di pasta (io ho usato le caserecce)
250 g di fave senza la seconda pelle
70 g di pancetta
un piccolo mazzetto di finocchietto selvatico
20 g di olio di oliva
20 g di burro
1 cipollotto fresco
sale e pepe q.b.
In un largo tegame metti a stufare il cipollotto fresco, finemente tagliato, con l’olio e il burro. Dopo qualche minuto aggiungi il finocchietto tritato e metà della pancetta prevista, tagliata a piccoli cubetti. Quando la pancetta sfrigola aggiungi un bicchiere di acqua e, a seguire, le fave. Regola di sale e pepe a piacimento e porta a cottura. Devono essere morbide ma non completamente “sfatte” quindi regolatevi con il tempo e l’eventuale aggiunta di acqua. Non posso essere precisa circa il tempo di cottura in quanto dipende dalla grossezza delle fave e, sopratutto, da quanto stazionavano nei banchi verdura. Le mie erano state raccolte al mattino e cucinate la sera quindi, in appena 10 minuti scarsi, erano già pronte. Quello che vi consiglio è di non mescolarle troppo, di coprire il tegame e di tenere la fiamma non troppo alta.
Mettete la pentola a bollire, buttate giù la pasta e, qualche minuto prima di scolarla, rendete croccante il resto della pancetta in un padellino, senza usare olio. Servirà a completare il piatto.
Quando la pasta è pronta non dimenticate, prima di scolarla, di prelevare una tazzina di acqua di cottura che servirà a mantecare la pasta in quanto le fave tenderanno ad asciugare eccessivamente; fatelo, altrimenti vi ritroverete un mappazzone nel piatto! Completate con un filo di olio a crudo, la pancetta croccante e, se vi piace, un ciuffetto di finocchietto.
stefania dice
sicuramente il finocchietto dà un tocco in più 🙂
baci!