Prima di scrivere questo post mi sono documentata; ma perchè si chiamano a beccafico? Ho scoperto che, lo dico per chi di voi non lo sapesse, il beccafico è un uccello che ama rimpinzarsi, nella stagione estiva, di fichi. Essendo questi frutti molto zuccherini, l’uccello tende ad ingrassare e appare come se fosse ripieno di qualcosa; utilizzando un francesismo direi che appare “ammuttunato”. Quindi è per analogia che si accostano le sarde (che in questa ricetta vengono per l’appunto farcite), al il goloso uccello. La ricetta che vi propongo è quella che da sempre si realizza a casa mia, cioè la versione palermitana. In altre zone della Sicilia occidentale le ho mangiate con un ripieno più o meno uguale, ma farcite a due a due (tipo accoppiate). Poi, anche qui a Palermo, c’è chi preferisce mettere il formaggio, oppure usare l’arancia al posto del limone e chi ancora mette uva sultanina anzichè passolina. Questa è la mia versione.
Ingredienti
400 gr. di sarde già pulite
100 gr. di pangrattato
2/3 acciughe sott’olio
40 gr. di passolini e pinoli
il succo e la scorza di 1 piccolo limone
sale e pepe q.b.
1/2 bicchiere di carta di olio
1 piccolo scalogno
Dopo aver lavato e asciugato il pesce si posizionano le sarde su un tagliere, tutte in fila.
Si mette lo scalogno a soffriggere con un po’ di olio e si aggiungono le acciughe che farete sciogliere nel soffritto. Si aggiunge il pangrattato, passolini e pinoli e si fanno leggermente tostare. A fuoco spento aggiungete il succo e la scorza grattugiata del limone. Sale e pepe a vostro gusto. A questo composto aggiungete un poco di olio, giusto per ammorbidirlo e, con molta pazienza, iniziate a farcire le sarde. Il consiglio è quello di mettere 1 cucchiaiata di ripieno in ogni sarda, così sarete sicuri di distribuirlo equamente e non rischierete di rimanere con qualche sarda “nuda” poi, con il palmo della mano, compattate, il più possibile, il composto. Iniziate l’arrotolamento partendo dalla parte senza codina, che deve rimanere in alto e cominciate a posizionare i singoli rotolini in una teglia che li contenga di misura.
Se avete sbagliato misura di teglia, non perdetevi d’animo e completate la fila con uno stuzzicadenti lungo …. così
Come avrete notato, capita sempre anche a me….
Se vi rimane pangrattato, spargetelo sopra e inserite, fra i rotolini, foglie di alloro e scorzette di limone. Completate con un filo di olio prima di infornare a 180° per 15/20 minuti circa.
Con questa ricetta partecipo al contest di Danita
Danita dice
E come potevano mancare le sarde a beccafico!!!! Non avrei chiuso il contest senza di loro :-).
Ti ringrazio tanto per aver partecipato con questa ricetta e anche per la spiegazione….manco io, da siciliana DOC, lo sapevo :-).
Ti ricordo che puoi partecipare con altre ricette e anche con le foto di scorci o panorami per il sottocontest 😉
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Danita
Line dice
tu non scherzi per la cucina sei bravissima mia sorella l’ho dice sempre!! questo anno vado al portogallo ad agosto, credo che vengo ad ottobre al corso di Paoletta, ma in 2013 vengo in sicilia ad agosto siccome Gaspare a venduto la casa non so dove andare speriamo che mi trova qualche cose d’altro..
Line dice
fina queste sarde le faccio sempre che sono buonissime fina sei molto brava grazie per le tue ricette che seguo sempre anche mia sorella adesso fa le tue ricette
Line
L'avvocato nel fornetto dice
Line, mi fa sempre piacere ricevere i complimenti ma fatti da una, brava come te …. è ancora meglio!!! Verrai in vacanza in Sicilia quest’anno ? o scendi ad ottobre per il corso di Paoletta?