Considerata la lista degli ingredienti e la lunghezza della preparazione, nonchè delle foto che testimoniano “il crescere” del soufflè, voglio essere estremamente breve nella mia introduzione. Non posso però esimermi da elogiare questa preparazione e, ovviamente, fare i complimenti a Lei che ha avuto il coraggio di proporre una ricetta che, per merito suo, oramai non farà più paura a molti. A tal proposito aggiungo che, dopo aver visto le meraviglie che sono state e che continuano ad essere proposte durante questo MTC, ho capito che: o mi metto a “martello”, come la nostro Fornostar, inventandomi un tormentone che costringerà il ” poverino” di turno a proclamarmi vincitrice oppure, alla veneranda età di 80 anni, quando, presumo, non avrò più voglia di cucinare, mi limiterò a scorrere la pagine degli sfidanti, la n. 337, e continuando a sgranare gli occhi (questa volta anche per le palpebre cadute) rimarrò sempre con la curiosità di sapere che cosa si prova a vincere un MTC!
Spendo due parole per il mio soufflè perchè se il primo mi era piaciuto questo l’ho amato! Sono rimasta sul classico scegliendo, per l’interno, pisellini freschi profumati con un pizzico di finocchietto selvatico e un formaggio asiago che conferisce morbidezza ma non prevarica nel gusto. La scelta della glassa è venuta dal cuore. Il lacerto che cucina la mamma con contorno di pisellini e purè costituisce il piatto forte della domenica, quello che mette tutti d’accordo (siamo 14 a tavola) e con il suo sugo ci condiamo la pasta. E poi, particolare non trascurabile, con il lacerto utilizzato ho risolto il “problema” cena per altri due giorni!
Ingredienti per 1 soufflè medio
150 ml di panna fresca
1 cucchiaio e 1/2 di maizena
15 g di burro fuso
3 uova
60 g di piselli cotti (con uno scalogno e 1 ciuffo di finocchietto)
50 g di formaggio asiago
sale q.b.
Per il brodo
600 ml di acqua
1 carota
1 pezzetto di sedano
1 cipollotto fresco
sale
pepe in grani
Per il lacerto
1,500 g di lacerto
400 g di cipolle bianche
70 ml di olio
80 ml di vino bianco
sale.
Vi consiglio di preparare il lacerto (e la sua salsa) il giorno prima.
Mettete a bollire l’acqua con tutti gli aromi.
Sporcate di olio una pentola dal fondo spesso e, appena diventa calda, rosolate da tutti i lati il pezzo di carne. Quando è ben sigillato aggiungete le cipolle tagliate a fette. Appena anche le cipolle prendono colore sfumate con il vino (di solito uso il rosso ma ho preferito il bianco per ottenere un colore di salsa più delicato). A seguire aggiungete il brodo caldo con tutte le sue verdure. considerate che, a seguito della precedente bollitura, l’acqua si sarà ridotta a circa 350/400 ml. abbassate la fiamma e dimenticatevelo (tranne ogni tanto rigirarlo) per almeno 1 ora e mezza.
A fine cottura estraete il pezzo di carne che avvolgerete per circa un’ora nella carta stagnola prima di tagliarlo. Non vi servirà per la ricetta proposta ma sono sicura che non vi pentirete di averlo a disposizione.
Mettete tutto il sughetto in un contenitore alto e stretto e frullatelo con il minipimer. Poi filtratelo con un colino. La salsa sarà abbastanza densa e non richiede ulteriori addensanti. Prelevatene circa 200 ml (che servirà ad accompagnare il soufflè) e conservate l’altra per nappare le fette di carne o per condire la pasta.
Cuocete i piselli con poco olio, un pezzetto di scalogno e un ciuffetto di finocchietto. Pesatene 60 g.
Finalmente prepariamo il soufflè. Questa volta ho utilizzato un unico stampo da soufflè, alto 9 cm e con diametro 15, imburrato e spolverato con grana grattugiato. Mettetelo in frigo fino al momento di riempirlo. Sciogliete la maizena con poca panna e poi aggiungete la rimanente che avrete portato a bollore. Aggiungete il sale, la noce moscata e mescolate fino ad ottenere una crema piuttosto densa. Fuori dal fuoco aggiungete i tuorli ad uno ad uno. Nel frattempo mettete a montare, a neve ferma, gli albumi con un goccio di limone. Aggiungete alla massa con i tuorli i piselli e il formaggio grattugiato e a seguire la montata di albumi.
Tirate fuori lo stampo dal frigo e riempitelo con il composto dopo averlo spolverato, nuovamente, con poco formaggio. Infornatelo a °C 200 per 35 minuti
cresce
cresce
CRESCE
Con questa ricetta partecipo all’MTC n. 37
alessandra dice
io un suggerimento ce l’ho.
Inizia a minacciare di martellare come la Fornostar- e l’indomani hai vinto. Anche se la gara deve ancora cominciare. 🙂
E comunque, concordo con chi mi ha preceduto: se continui così, mi sa che dovremo tornarci presto, a Palermo 😉
Bravissima!
Patty dice
Cara Fina, hai avuto cura di questo soufflé come di una piccola creatura, ma forse abbiamo fatto così tutte quante, ansiose davanti al forno, a vedere se cresceva…un po’ come una mamma che si preoccupa del suo piccino (avrà mangiato? avrò dormito, avrà fatto la cacca?) insomma veramente malate!
E comunque all’MTC non c’è malattia che tenga, viaggiamo sull’onda dell’emozione e l’emozione tira fuori meraviglie come questa. Bravissima cara Fina.
Un bacio grande, Pat
flavia dice
Facciamo così…. ti faccio voncere io…se pero mi rifai il lacerto della tua mamma! perchè sull’equilibrio che hai saputo dare a questo soufflè, con pisellini e finocchoetto selvatico con una glassa così e sulla bontà ci metto la mano sul fuoco!…baci Flavia.
L'avvocato nel fornetto dice
Sto facendo la lista di tutte le cose che ti devo preparare quando ti deciderai a venire a casa mia!
Fabiana dice
Che bello vedere un sentimento che evolve!
Dall’accettazione desolata, alla prima intuizione, alla progettazione di un signor soufflé con tanto di gamberi e profumo di curry, al desiderio di “rimanere vicini”, all’esigenza di non separarsi più e creare nuovi sapori……questo è amore incondizionato e….come darti torto!!!!!
Si vede che hai il tocco, che c’è simpatia fra di voi, ti ubbidiscono senza resistenze, crescono docilmente nel tuo forno.
Per costruire il tuo piatto ti ispiri alla tavolata della domenica( ma davvero in 14???? E se uno si ammala ne invitate un altro pur di non rimanere in 13???) ed ai capi saldi della cucina della mamma, praticamente una certezza inamovibile!:))
Fai bene, molto bene.
Giochi d’anticipo preparando un brodo vegetale con la nota aromatica e pungente del pepe.
Sigilli la carne e gli regali tutta la scioglievole dolcezza delle cipolle, le note aromatiche ed acide dell’alcol e porti a cottura portando pure pazienza….quella in cucina è l’ingrediente imprescindibile qualsiasi cosa si voglia mettere in pentola;)), quindi recuperi i preziosi succhi, fino all’ultima goccia e monti con il minipimer…..grande sapore, non c’è che dire!
Realizzi un soufflé che si appoggia sulla dolcezza dei pisellini freschi( potrei attaccarmi alla pianta e razziarla più di una cavalletta!) e punta sulla delicatezza dell’Asiago( a meno che tu non abbia scelto un formaggio più stagionato) poi nuovamente non ti resta che goderti la magia, che puntualmente arriva!!!!
Un piatto che concentra tanti sapori, quelli complessi sviluppati e rilasciati dalla carne, la dolcezza del formaggio, la freschezza delle verdure, le note aromatiche inserite, che dire….io aprirei la stagnola e ci metterei pure due fettine di carne dopodichè mi siedo a tavola con voi e mi godo il pranzo …….pare un’ottima compagnia!!!!
Grazie di cuore d’aver progettato un nuovo soufflé e di esserti dedicata ancora al nostro MTC!!!
L'avvocato nel fornetto dice
Fabiana grazie per quello che scrivi e complimenti per QUANTO scrivi!
Mapi dice
Ecco, questa è secondo me una preparazione molto raffinata.
Il profumo del finocchietto dà carattere al soufflé, accompagnando senza coprirla la delicatezza dei piselli e dell’Asiago; il lacerto è un piatto da URLO, e usare il suo delicato sughetto per accompagnare questo fresco soufflé è stata un’illuminazione fantastica.
E credimi: non hai bisogno di intonare tormentoni, basta perseverare un po’ nella partecipazione alla gara! 😉
Un abbraccio.
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Mapi comunque in merito alla vittoria giuro che scherzavo. Non saprei proprio come gestire una cosa così!