Come primo post dell’anno volevo pubblicare qualcosa di leggero, che consentisse a voi tutti (e a me in primis) di smaltire, almeno un po’, quello che abbiamo ingerito per queste feste, lievitati compresi, più o meno riusciti. In effetti devo confessarvi, ma questo già l’avrete capito, che i miei preferiti sono i dolci quindi ho dovuto sforzarmi, non poco, per resistere alla tentazioni di realizzarne un’altro. Poi mi è venuta in mente…la ruota di spatola che, volendo, può anche essere realizzata con il merluzzo o con qualunque altro pesce dal quale possono ottenersi filetti abbastanza lunghi da essere arrotolati.
La tecnica di questo piatto l’ho appresa durante uno dei miei “tanti” corsi di cucina. Ho poi modificato, secondo i miei gusti, il ripieno che ho praticamente arricchito utilizzando ingredienti, aromi e sapori della cucina sicula. Il risultato è stato molto gradito e apprezzato dai miei amici che hanno avuto il piacere (spero !) di gustare questo piatto. Suggerisco di usare questa ricetta, quando si organizzano delle cene con molti commensali, perché si presta ad essere preparata in anticipo e si inforna all’ultimo momento. Va da sola, non ha bisogno di voi. Inoltre, non è cosa da poco, si presenta molto bene e, come voi già sapete, un piatto si mangia prima con gli occhi.
Ingredienti
3/4 filetti di spatola
6/7 fette di pancarrè
buccia grattugiata o filetti di 1 limone
1 pugno di passolini
1 pugno di mandorle
timo/prezzemolo q.b.
olio, sale e pepe q.b.
Userò molte foto per aiutarmi nella spiegazione di questo piatto che, vi assicuro, non è assolutamente difficile. Per prima cosa tostate leggermente il pancarrè e le mandorle. Dopo frullateli separatamente e metteteli in un capace contenitore dove inserirete, man mano, tutti gli altri ingredienti. Per ultimo mettete l’olio di oliva per ammorbidire la mollica, regolatevi a vostro gusto per sale, pepe e timo.
Disponete sul vostro piano di lavoro della carta forno sulla quale poggerete la spatola (ovviamente già sfilettata dal pescivendolo), salate poco i filetti e versatevi sopra un po’ di ripieno, pressandolo in maniera da farlo aderire.
Quando i filetti sono tutti pieni cominciate ad avvolgerne uno
A questo punto, avrete già una piccola ruota che provvederete a sovrapporre ad un’altro filetto, continuando ad arrotolare.
Terminati tutti i filetti, ponete la ruota orizzontalmente e infilzatela con degli spiedini di legno, tenuti a bagno per una mezz’oretta e abbastanza lunghi da trapassare tutta la ruota. Si cosparge la ruota con la mollica rimasta. Mettete un filo d’olio prima di infornarla a 180° per circa 20 minuti.
A cottura ultimata, si sfilano gli spiedini e, se volete, aggiungete un’altro filo d’olio. Si taglia a fette, come una torta (giusto per non discostarmi dalla mia passione).
Danita dice
Questa, invece, la faccio io :-), ma non dirmi che è anche una specilaità di qualche paese…l’avevo vista fare ad un siciliano su Gambero rosso a questo l’ho fatto io 😉
L'avvocato nel fornetto dice
A Palermo, ogni famiglia ha la sua ricetta di ruota di spatola! Tu sei di Palermo?
line dice
allora fina mi sa che qua non lo trovo questo pesce pecato!! aveva voglio di fare questo pesce :((
L'avvocato nel fornetto dice
Line, il merluzzo non c’è? Si può fare anche con lui. Comunque non ti preoccupare, appena scendi te la facciamo trovare!!!
CosebuonediAle dice
Belle le foto, te le rubo per quando posterò la mia ricetta!! Ahahah….scherzi a parte la ruota di spatola è una vera goduria!! Un bacio
L'avvocato nel fornetto dice
Tu che rubi le mie foto…..ahahahaha.
Cristina dice
Bella questa ricetta Fina e in effetti anch’io avrei messo il condimento mio solito. Ancora non l’ho collaudata però. Adoro la spatola e finisco sempre col friggerla …
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Cinzia
L'avvocato nel fornetto dice
Scusate ho invertito i nomi…
cinzietta dice
buonissiimissimaaaaaaaaaa ma facevo i rotolini piccoli, invece così ha uan presentazione imperiale oserei dire.
grande!
line dice
fina spiegami che è la spatola?
L'avvocato nel fornetto dice
Ciao Line. La spatola, è un pesce dal corpo sottile è allungato. E’ di colore argento e non ha squame. Mi pare che “spatola” sia dialettale, in italiano si chiama sciabola, proprio perchè la ricorda nella forma. Di solito si trova già sfilettata e tagliata a tranci. Qui da noi, spesso si fa infarinata e fritta e poi si cosparge con cipollata in agrodolce. Molto buona anche fredda. Prima o poi la posto anche così.
line dice
ma che bello piatto fina veramente complimenti!! bravo e bravaaa!!