Quando ero piccola ho avuto una grandissima fortuna …. trascorrere tutte le vacanze estive in campagna, in un posto fantastico, fuori dal mondo. Un luogo dove anche adesso, le poche volte che ci ritorno, mi sento serena. Ho tanti bei ricordi legati a questo luogo a partire dalle persone che lì abitavano, gente semplice ma che mi ha dato tanto, sia insegnandomi a fare qualcosa ( a 8 anni lavoraro all’uncinetto grazie alla zà Mitilla) sia a inculcarmi valori quali il rispetto per le cose altrui, l’amore per la natura, animali compresi; come dimenticare quando la sera, al calare del sole, aspettavamo il ritorno del gregge per mungere le pecore. E la mattina presto tutti a guardare fare la ricotta e, la prima che veniva tirata su, con il suo siero, cosituiva, insieme a pezzi di pane, la nostra colazione. La ricetta di oggi prevede proprio l’uso della ricotta, che utilizzerò per fare una crostata. Prenderò spunto dalla crostata di ricotta realizzata da sempre e, per me, legata a quei luoghi apportandovi però delle novità … un tuffo nel passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro!!
Ingredienti
500 gr. di frolla così
500 gr. di ricotta
350 di zucchero semolato
1 arancia biologica
80 gr. di pinoli
2 uova
80 gr. di scorze di arancia candita
1 cucchiaio di gelatina
3 cucchiaiate di marmella ta di arance amare
zucchero a velo q.b.
Dopo aver preparato la frolla e averla fatto riposare in frigo, si fodera uno stampo per crostate (non troppo basso) da 24 cm., precedentemente imburrato e infarinato. Si rimette in frigo fino al momento di riempirla con la farcia. Se ne avete la possibilità acquistate un giorno prima la ricotta, mettetela in frigo a scolare in modo che perda il più possibile il suo siero. Versatela in un frullatore o nella planetaria con la foglia e aggiungete lo zucchero. Qualche giro per amalgamare i due elementi e aggiungete le uova intere, il succo e la scorza dell’arancia. Solo a questo punto aggiungete metà dose di pinoli e di scorzette tagliate a quadrucci. Uscite dal frigo lo stampo con la frolla, punzecchiate ben bene sia il fondo che le pareti dello stampo. Spalmate la marmellata che deve essere appena un velo, se è necessario scaldatela con un goccio d’acqua. Riempite lo stampo con la ricotta, ricordandovi che in cottura tenderà a gonfiare quindi lasciate almeno un dito abbondante di bordo scoperto. Va nel forno a 180° per circa 40 minuti. Sarà pronta quando in superfice si cominceranno a notare delle crepe. Se tende a scurire troppo, copritela con carta forno o alluminio.
Fatela freddare bene e, a meno che non abbiate lo stampo con il fondo che si solleva, prima di estrarla, tenetela in frigo un paio d’ore, poi passate brevemente lo stampo su un fornello accesso e capovolgetela su un vassoio piatto a misura, prima di girarla nel verso giusto e posizionarla nel suo piatto. Sciogliete un po’ di gelatina e spennellatela sopra la torta questo al fine non solo di lucidarla ma anche di facilitare “l’incollamento” dei pinoli rimasti (fateli leggermente tostare) e delle scorzette di arancia avanzate.
Con questa ricetta partecipo al contest:
Patty dice
Una splendida proposta per il contest di Donatella. Mi piace da matti questa crostata e la preparerò sicuramente visto che mio padre ci va matto. Sono felice di conoscerti. Un abbraccio, Pat
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Pat, piacere reciproco … vado a visitare il tuo blog!!!
CosebuonediAle dice
Non stai un attimo ferma Avvocato!! Brava come sempre! =)
L'avvocato nel fornetto dice
Beh …. detto da te!!!!
Assunta dice
Che bella questa crostata che ha il sapore ed i profumi della tua infanzia! 🙂
Grazie cara per aver partecipato al nostro contest! 🙂
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie.
Donatella dice
Se è legata a tanti bei ricordi una ricetta diventa ancora più buona…davvero bella la tua crostata, grazie per la tua partecipazione al nostro contest.
Ti chiedo solo di inserire anche il link al mio blog:
http://fiordirosmarino.blogspot.com/2012/03/trasformiamo-la-ricotta.html
Buona giornata!
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie. Il link al tuo blog mi pare di averlo già inserito, controlla eventualmente lo rifaccio.