Questa volta non ho cambiato nulla della ricetta originale (quella di Cristian), oggetto della sfida di questo mese perché non avendo mai avuto la possibilità di provare la taieddrha, non avevo termine di paragone. Se non conosco il gusto della ricetta originale mi riesce difficile sperimentare qualcosa di nuovo ( con buona pace di tutti coloro che si sentiranno offesi da una rivisitazione). In ogni caso quello che maggiormente mi ha fatto propendere verso la tradizione è stato l’incontro, in settimana, di un’amica che ospitava il suo fidanzato Leccese; non ho resistito! Quale migliore occasione per farmi dare, da un pugliese purosangue, un responso sull’aderenza o meno alla ricetta originale? Confesso poi, che mi aveva sempre incuriosito/insospettito la cottura di questo piatto della tradizione. In pratica si parte con tutti gli ingredienti a freddo, compreso il riso che poi, con l’aiuto della sola acqua delle cozze (anche questa a freddo), deve raggiungere la giusta cottura. Devo dire che le indicazioni del vincitore dello scorso MTC sono state pienamente esaustive ed io, a parte l’apertura delle cozze, troppo a rischio taglio, penso di averne fatto una versione “fotocopia”. Ho modificato un po’ le quantità degli ingredienti ma sempre cercando di rispettare le proporzioni tra loro. Risultato: 1) Il piatto è d’impatto visivo gradevole…scatta la salivazione 2) non so quanto ha influito la carineria del mio commensale al quale ho chiesto di essere sincero, ma pare che “l’esperimento” sia riuscito 3) data la “certificata” aderenza al piatto tradizionale, confesso che non ha incontrato i miei gusti 4) urge la prova di una seconda Taieddrha che sarà, sicuramente, irriverente, ma quanto meno, cercherò di soddisfere il mio palato.
Ingredienti
800 g di cozze
200 g di riso Carnaroli*
200 g di zucchine genovesi
300 di patate (del tipo vecchie)
1 cipolla bianca (circa 70 g)
8 pomodorini “ciliegino”
40 g di pecorino grattugiato
poco sale
poco pepe
olio di oliva q.b.
Per guarnire
15 cozze
3 fette di pancarrè
sale, pepe
menta, basilico, prezzemolo
1 spicchio di aglio
olio di oliva
Pulite le cozze per bene e, se ne avete voglia e siete sprezzanti del pericolo, vi consiglio di seguire il procedimento, suggerito qui da Cristian, in merito all’apertura delle cozze a crudo che, secondo me, fa la differenza. Io proprio non sono riuscita, anche per questioni di tempo. A parte una decina di cozze, il resto le ho messe in padella con coperchio e al primo bollore ho spento, poi, senza scoprirle, ho agitato ripetutamente la padella. In questo modo, scontrandosi fra di loro, hanno aperto il guscio e cacciato fuori la loro acqua senza tuttavia, giungere a completa cottura. Ho estratto tutte le valve tranne per una quindicina di cozze, utilizzate per la decorazione, dove ho mantenuto il mezzo guscio.
Tagliate le cipolle, zucchine e patate a rondelle di circa 2 mm e i pomodorini in 4, inoltre, anche se Cristian suggerisce di non usare sale ulteriore, io, avendo scottato le cozze per aprirle, ho aggiunto alle verdure un poco di olio e sale grosso (un pizzico per ciascun tipo) nell’attesa dell’utilizzo. Ritengo, ma potrei anche sbagliarmi che, nell’acqua delle cozze aperte a freddo si mantenga maggiore sapidità, e in realtà la mia preparazione non è risultata neanche un po’ salata anzi, onestamente, un poco di sapidità in più non avrebbe guastato.
Una volti preparati tutti gli ingredienti, si passa alla veloce composizione. Oleate la teglia (io ho usato il fondo della mia tajine) e mettete sul fondo uno strato di verdure (patate, zucchine e cipolle) poi inserite il riso, ripetutamente sciacquato, in uno strato sottile, aggiungete i pomodorini, le cozze e uno spolvero di pecorino. Proseguite con il resto delle verdure e, a finire, il formaggio.
Infornate a 160° per circa un’ora e trenta.
Preparate le cozze per la guarnizione frullando il pancarrè, prima leggermente tostato, con gli aromi, l’aglio e poco sale e pepe. Amalgamate il composto con un poco di olio e procedete a riempire le mezze cozze. Gratinatele a forno caldo per circa 10/12 minuti. Poi posizionatele sopra la tiella; mangerete prima le cozze e, a seguire, la taieddrha!
Per quanto riguarda il gusto vi ho già detto che non mi ha particolarmente sconvolta ma la cottura delle singole parti mi è sembrata perfetta. Le patate erano cotte ma non sfatte e, inspiegabilmente, anche le zucchine hanno mantenuto una certa croccantezza. Il riso, poi, è rimasto compatto ma non “mappazzone” anzi a proposito del riso ho usato, azzardando, una marca mai vista prima, con buoni risultati…da tenere presente. Vi posto la foto e, a seguire, l’interno della pietanza.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n.30
alessandra dice
lo ha preso, il precedente commento? ..perchè sennò riscrivo!!!
L'avvocato nel fornetto dice
Ale, mi ritrovo solo questo!
terry dice
Una tiella semplice con il tocco in più delle cozze gratinate, mi piace!!
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Terry!
Mapi dice
Apprezzo tantissimo il tuo essere partita dall’originale prima di andare di sperimentazioni, perché è il miglior punto di partenza.
La prima volta che ho mangiato la Tiella, durante una convention aziendale, ero rimasta profondamente delusa; quando Cristian ha proposto la ricetta mi sono detta che non potevo affidare il mio giudizio a un piatto preparato da un catering per 300 persone e mi sono data da fare. Ecco, la ricetta di Cristian mi è piaciuta da matti, e le infinite combinazioni di sapori degli ingredienti-base della tiella mi hanno conquistata.
Mi piace anche la tua versione con le cozze a mezzo guscio e le erbe aromatiche per finire il piatto e sono certa che la tua versione personale sarà strepitosa!
Un bacione. 🙂
L'avvocato nel fornetto dice
Ti invidio per la quantita’ di tielle (o come volete chiamarla) che sei riuscita a produrre. Io mi sa che dovro’ fermarmi a questa….causa imprevisti impegni nel fine settimana
Mari dice
Certo che se non ami né cozze né zucchine questo non è proprio il piatto che fa per te 🙂
Però l’aspetto è ottimo e condivido il fatto che se non si conosce un piatto è sempre meglio partire dall’originale prima di cimentarsi nelle sue varianti. Sono curiosa di vedere la prossima.
L'avvocato nel fornetto dice
Ciao Mari, sei la moglie del “marito”? Lo dico anche a te…mi piacerebbe tanto condividere, con il mio di marito, la passione per la cucina; ma proprio non si può! Spero tanto di avere il tempo di fare la seconda prova! A presto.
Cristian dice
Ciao Avvocato nel Fornetto! 🙂
Mi fa piacere che il mio compaesano abbia dato l’ok alla ricetta.
La particolarità come hai notato tu sta proprio nella cottura. Spero che la prossima versione possa incontrare maggiormente i tuoi gusti, intanto questa versione aderente alla mia ricetta è venuta molto bene.
Grazie mille!
Cristian
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Cristian, spero di non sconvolgerti troppo con la mia prossima versione. Comunque complimentissimi per la tua vittoria e invidio tua moglie che ha un marito che “bazzica” la cucina….il mio mi chiede pure dov’è il sale!!!!
Paola dice
Una versione fedele all’originale e golosa come l’originale..se non di più!!
A presto!
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Paola
Michela dice
Aspetto la versione che piace a te e mi immagino, vista questa, che sarà fantastica!
L'avvocato nel fornetto dice
A presto su questi schermi!
daniela dice
Hai ragione : il piatto risulta davvero gradevole alla vista e dato il responso del tuo assaggiatore, ottimo anche al palato!
Però aspettiamo con ansia di vedere quello che soddisferà pienamente il TUO palato !!! :-))
Grazie mille, intanto.
Dani
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie a te Daniela.
stefania dice
Hai ragione, non è facile interpretare se non si conosce l’originale. Come mai non ti è piaciuta, cos’aveva che non incontrava il tuo gusto?
L'avvocato nel fornetto dice
Stefi, non mi è piaciuta nell’insieme e comunque è un piatto che parte (per me) svantaggiato perchè non amo né le cozze né le zucchine. Nella prossima che mi appresto a fare tutti ingredienti che amo!