A rischio di sembrare monotona anche per questa preparazione ho deciso di utilizzare i frutti del raccolto del mio “orticello”. E se fino a qualche post fa vi riempivo di fave e carciofi, adesso, è tempo di zucchine. Abbiamo le piccole genovesi, tenere ma turgide al punto giusto, la zucchina da friggere, quella con la peluria urticante, raccogliamo i primi fiori di zucca e, fra qualche settimana anche la zucchina lunga, quella dei tenerumi per intenderci, con la quale, oltre al classico accoppiamento con tenerumi, patate, pomodoro e cipolla (la cosiddetta pietanza), facciamo anche un’ottima marmellata.
Oggi, in particolare, userò le genovesi e qualche fiore di zucca con i piccoli zucchini ancora attaccati a costituire il ripieno, due diversi, delle piadine oggetto della sfida per il 40° MTC. Ve le posto insieme onde evitare il rischio di non avere il tempo di scrivere l’ennesimo post. Intanto occorre esternare, non esclusivamente a fini ruffianeschi ma con una non interessata e quindi sincera, ammirazione verso il meraviglioso impasto proposto da L’ombelico di venere. Tiziana, si, parlo proprio con te, non puoi avere idea di quello che si è scatenato a casa mia quando ho comunicato l’oggetto della sfida. I miei pargoli, una quasi diciannovenne e un ventiduenne che, ogni mese ” temono” l’oggetto della sfida, preoccupati che possa propinare loro l’ennesimo piatto di budella di agnello (piatto che li ha profondamente provati), all’annuncio – PIADINE- hanno fatto un salto di gioia facendomi promettere, che mai come in questa sfida, avrei partecipato con il maggior numero di prove. Purtroppo per loro non ho avuto il tempo di partecipare con tutte le piadine che avrei/avrebbero voluto ma, ormai, la ricetta è nostra e farà parte del mio menù, quasi quotidiano. E ancora una volta e come sempre emerge lo spirito di questa sfida/non sfida … la condivisione! Grazie Tiziana.
Ingredienti per 6 piadine
500 g di farina 00
125 ml di acqua
125 ml di latte p.s. fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate
10 g di sale
1 pizzico di bicarbonato
Ho seguito alla lettera le precise indicazioni di Tiziana ma, sempre per mancanza di tempo, ho utilizzato la “scorciatoia” della planetaria come, del resto, proposto anche da Tiziana. In ordine ho inserito i liquidi poi, a poco a poco, la farina con il lievito e il bicarbonato e, dopo qualche giro, il sale. Per ultimo lo strutto a pezzetti. Come da lei suggerito ho coperto con pellicola e messo in frigo per quasi 48 ore. Al momento di utilizzare l’impasto (tirato fuori dal frigo 2 ore prima) ho tirato le piadine con il mattarello e le ho cotte in una padella antiaderente dal fondo spesso.
Ne ho utilizzato due per realizzare la prima versione “minimal chic” che ho proposto come aperitivo e le altre quattro con un ripieno più sostanzioso che ho servito come cena.
Ripieno “minimal chic”
1 zucchina genovese
1 lime
menta fresca
olio di oliva
sale e pepe q.b.
100 g di yogurt greco
1/2 spicchio di aglio.
Da ogni singola piada ho ricavato, con l’aiuto di un coppapasta, circa 6 cerchietti. Ho grigliato le zucchine e le ho condite con una salsina fatta con olio, succo di lime, sale e pepe, abbondante menta fresca. Ho condito lo yogurt con lo spicchio di aglio schiacciato con l’apposito utensile o, in alternativa, triturato finemente poi ho aggiunto sale, poco olio, succo e scorza di lime. Per la composizione ho messo su ogni cerchietto di piada qualche zucchina grigliata e un poco di yogurt. Ho completato con yogurt e menta fresca.
Ripieno “country Hause”
10 fiori di zucca con piccoli zucchini
200 g di salsiccia
1/2 bicchiere di vino bianco
150 g di scamorza affumicata
uno scalogno
sale e pepe
olio q.b.
Ho stufato lo scalogno, finemente tritato, con poco olio e un pizzico di sale. Ho aggiunto rondelline di zucchine e fatto cuocere per qualche minuto. A cottura ultimata ho aggiunto i fiori, privati del pistillo interno e grossolanamente tagliati. I fiori richiedono pochissimi minuti di cottura.
Contestualmente ho scaldato una padella sporcata di olio di oliva e ho portato la salsiccia a cottura. Alla fine ho sfumato con il vino bianco. Una volta cotta l’ho tagliata a fettine in senso diagonale e completata con il suo sughetto.
Ho messo il formaggio a fettine e ho equamente diviso le zucchine, con i fiori e la salsiccia. Ho piegato ogni singola piada e, prima di servirle, le ho riscaldate in padella in modo che il formaggio fondesse.
Con questa ricetta partecipo al quarantesimo MTC
tiziana dice
E tu sapessi il mio cuore come esulta tutte le volte che leggo queste parole!!! Ho sempre pensato che se mai nella vita avessi vinto questa sfida (cosa che sinceramente mi ha un pochino stupito) avrei proposto la piadina perché fa parte delle mie origini e leggervi entusiasti mi rende davvero felice!!! Non credo che le proposte che fai siano monotone, nel senso che avere la fortuna di utilizzare i prodotti del proprio orto e oltretutto conoscerli come dimostri di conoscerli tu, è un’occasione da sfruttare e una risorsa magnifica!!! Poi lo srint che doni alla zucchina con quell’olio aromatico è super!! Ma la seconda proposta con la salsiccia e quel formaggio fuso mi fa venire i morsi della fame!!!! complimenti davvero!!!
Silvia dice
Per fortuna non sono l’unica ad elencare tutti i prodotti del proprio orto che utilizza nelle ricette! A volte penso di essere un po’ noiosa però di fatto è così…perché non essere orgogliose di quello che la natura ci regala???
Passando alle piadine, anche a casa mia tripudio questo mese! Amando le zucchine e la scamorza scelgo la prima versione…
Ciao
Silvia.
Forno Star dice
Anche i miei pargoli hanno esultato quando hanno saputo che la sfida era sulle piadine… e, sebbene io le abbia riempite di milza, forse perché sono palermitani fino alle midolla (o sarebbe più adatto dire alla milza?), se le sono divorate!
Però, ora che anche io ho le tue zucchine, non sai quanto sono contenta e ti prometto che le onorerò! :*