Il tema di identità Golose 2016, manifestazione del patron Paolo Marchi appena conclusa, è stato “La forza della Libertà”. Libertà di esprimersi, libertà di approcciarsi alla natura, libertà di utilizzare qualsivoglia elemento suscitando in ogni caso l’emozione dell’assaggiatore. Libertà talvolta contenuta, talvolta estremizzata ma mai irriverente. Sul palco dell’auditorium e/o nelle salette attigue si sono succeduti, con un ritmo a tratti troppo sostenuto, chef provenienti da ogni parte del mondo a raccontare il loro modo di lavorare e trasmettendo alla platea un turbinio di emozioni. Come non rimanere affascinati dal dessert del giovane ANTONIO COLOMBO realizzato con elementi non facili da abbinare come le fave e il ragusano o la finta mozzarella di FRANCESCO APREDA, una sfera di gelato di cioccolato bianco immersa nel latte di bufala servito con dei frutti rossi e biscotto croccante e ancora le meringhe realizzate con l’acqua di cottura dei legumi di SIMONE SALVINI?
A proposito di Salvini interessante notare come, grazie alla parodia di Crozza (non ve lo perdete e cliccate qui) sia diventato una star non solo fra coloro che escludono le proteine animali dalla loro alimentazione ma anche fra chi, come me, non disdegna un bel tocco di carne!
Quanto a simpatia e disponibilità non posso non parlare di un mio conterraneo, ANTONIO CAPPADONI. Antonio ha un laboratorio a Cerda, un paese della provincia di Palermo. E’ un artista della granita che continua a lavorare con metodi artigianali e che, da qualche anno, si è dedicato quasi esclusivamente allo studio e alla ricerca. Tanti le idee e tanti progetti che gli auguro di realizzare. Il suo intervento, inserito nell’ambito di Identità di gelato, è stato solo l’inizio di una serie di incontri: PAOLO BRUNELLI, SIMONE BONINI e, per ultimo, MORENO CEDRONI che ha proposto dei sorbetti insoliti, alla cipolla e all’olio di oliva … e se questa non è libertà!
Nella sala auditorium davanti ad una platea di addetti ai lavori si sono avvicendate le “stelle”: Davide Scabin (Colombal.Zero), Enrico Crippa (Piazza Duomo), Massimiliano e Raffaele Alajmo (Le Calandre) solo per citarne alcuni. Dopo la pausa trascorsa ad incontrare vecchi amici e a conoscerne di nuovi con la collega Alessandra del blog Cosebuonediale, ci siamo recate nuovamente in auditorium giusto in tempo per assistere alla performance di MATIAS PERDOMO un affascinante uruguayano precedentemente alla guida di un ristorante Milanese con il quale ha conquistato la prima stella e che, in compagnia di due amici, ha da poco iniziato la sua avventura più ambita – l’apertura di un proprio ristorante, appunto a Milano, il Contraste del quale, ne sono sicura, sentiremo parlare. Affascinante e innovativa la filosofia di base. Matias ci ha raccontato come, nel suo ristorante, il cliente viene fatto accomodare in una tavola nuda e come poi, attraverso un colloquio sapientemente condotto dalla sua squadra, si elabora un menù costruito quasi “scientificamente” per ogni singolo avventore; assolutamente da provare!
L’avventura finisce qui, il tempo è sempre poco, rimarranno indelebili i momenti intensi fatti di risate, scambi interessanti, incontri con amici e nuove stimolanti conoscenze. Arrivederci al prossimo anno IDENTITA’ (speriamo con qualche giorno in più).
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