Non posso credere di essere riuscita a postare questa benedetta ricetta!
Ci tengo a dirlo, è stato veramente un atto di “amore” nei confronti di un’amica speciale che mi ha coinvolta in questa fantastica impresa. Fino ad oggi avevo sempre seguito dalla “finestra”, incuriosita, ammaliata e affascinata, le gare del MTC; non avevo ancora trovato il coraggio e l’occasione per buttarmici dentro. E’ stata “lei” ad invitarmi a provare, “lei” e la sua vittoria; finalmente, la nostra “cardamoma” è riuscita a coronare il sogno di vincere la sfida del MTC. L’ha fatto con onore, i suoi > pici con le sarde a mare < sono qualcosa di veramente strepitoso perché, ricordiamolo sempre, ciò che per “gli agglutinati” è la normalità per “lei”, a causa della sua celiachia, è un’impresa. Ci sta facendo toccare con mano le difficoltà che si incontrano giorno per giorno, complice anche la grande ignoranza nei confronti di questa problematica che, purtroppo, va diventando sempre più diffusa. Ci insegna anche, e non è poco, a riflettere sul fatto che anche senza glutine si possono portare in tavola pietanze degne di uno chef, che non hanno nulla da invidiare, e non solo in termini di gusto, ai piatti più raffinati e complessi. Questa Red Velvet ne è la prova provata. Ammetto di avere un debole per i dolci e, guarda caso, la red velvet è una di quelle torte che mi ha sempre attirato. La magnificenza di quella crema che trasborda dagli infiniti strati ha un non so ché di voluttuoso, quasi peccaminoso. Non potevo non raccogliere la sfida lanciata da Stefania ma, nel preciso momento in cui ho deciso di accettare, ecco che …. cominciano ad accadere tutta una serie di eventi che remano contro.
In una settimana, dico una settimana, mi si rompono frigorifero, lavastoviglie e, dulcis in fundo, il forno nuovo, appena arrivato, strepitoso, megagalattico, ma usarlo è come uscire per la prima volta con un uomo …. non sai bene quali “tasti” toccare! Lo so che state pensando che sono un’esagerata, che basta chiamare un tecnico e tutto si risolve lì. Non è proprio così semplice! La lavastoviglie, pace all’anima sua, si è rotta durante la notte e mi ha allagato la cucina (con parquet); quindi, dopo aver trascorso una notte insonne, l’indomani, in fretta e furia, senza riflettere, misurare, valutare ma solo sentendo una vocina (quella di mio marito) che mi sussurrava “ricordati quanto hai speso per il forno”, ne acquisto una qualunque, anzi quella che costa meno (per buona pace del maritino). Risultato: 1) non entra perfettamente in loco e mi fuoriesce di 1 cm con un pessimo risultato visivo; 2) ha una capienza ridicola (pur essendo per 12 coperti) e ci sono tanti di quegli affari fissi di metallo che per sistemare le cose ci vuole una laurea in architettura; 3) appena messa in funzione, ho avuto il terrore che stesse fuoriuscendo acqua da tutti i lati, per il troppo rumore. Insomma, i proverbi antichi non sbagliano mai: la gatta frettolosa fa i gattini ciechi, e la mia lavastoviglie è proprio orba! Passiamo al frigo: marito rilassato in quanto è ancora in garanzia ma necessita di un pezzo che deve essere ordinato; tuttavia, forse arrivava dall’Australia perché ho aspettato una settimana e, di questa, gli ultimi tre giorni trascorsi con frigo staccato per consentire il disgelo dello stesso. Quindi, non solo niente red velvet ma proprio niente di niente. Nel frattempo, osservavo (velocemente per non essere influenzata) le altre ricette postate e mi dicevo: non riuscirò mai a farla! Mentre osservavo, osservavo, osservavo …… vedo nero: NOOOO …. anche il computer! Se mai riuscissi a farla, questa benedetta red velvet, non la potrei postare! Stefania, ne vuoi di più?
Con tutto lo stress accumulato a causa di quanto sopra detto, arriva, provvidenziale, un viaggio a Siviglia che, se effettivamente mi ha consentito un periodo di relax, nello stesso tempo mi ha rubato tempo. E, nel frattempo, gli altri “concorrenti” non la finivano più di postare giorno dopo giorno red velvet sempre più elaborate e fantasiose.
Per fortuna, ad un certo punto, tutto sembra essere rientrato e, quindi, mi accingo alla realizzazione di questa torta che, come già detto, anche senza glutine è perfetta! Non ho avuto alcuna difficoltà a lavorarla, a sformarla dalle teglie, a tagliarla in due per prepararla alla farcitura e, particolare non trascurabile, non ho avuto alcuna difficoltà a mangiarla, anzi!
Per la crema, unico elemento affidato alle nostre elucubrazioni notturne, ho pensato, consentitemelo, da sicula purosangue, ad utilizzare i sapori e i profumi della nostra terra e, quindi, ho profumato una crema pasticcera con scorza d’arancia tarocco e mandarino, alla quale ho aggiunto qualche seme di cardamomo, con esplicito intento “ruffianesco”. Con il succo dell’arancia tarocco ho poi creato delle gelatine che, oltre all’intento decorativo, rispondono anche all’esigenza di mitigare l’effetto leggermente stucchevole dell’insieme.
Per quanto concerne l’utilizzo degli alimenti gluten free e tutti i necessari accorgimenti che si devono rispettare quando si cucina per un celiaco, vi invito a guardare la finestrella “Celiachia for dummies” nel blog di Stefania estremamente esaustiva e di grande aiuto.
Per concludere questo mio “breve” intervento: volevo spendere due parole di ringraziamento per le organizzatrici. Ho apprezzato molto la professionalità, la competenza ma anche il tono goliardico che si percepisce ad ogni rigo. Le informazioni che ho appreso, seguendovi, sono state veramente TANTE. Grazie di cuore.
Ingredienti per la base
1/2 cucchiaino da tè di sale
1 cucchiaio di colorante rosso (Modecor)
Per la crema al mandarino
500 ml di latte intero
2 cucchiai colmi di maizena (gluten free)
50 g di zucchero
la buccia grattugiata di 3 mandarini biologici
la buccia grattugiata di 1 arancia biologica
i semi di 4 bacche di cardamomo
250 g di cioccolato bianco Venchi gluten free (azz…quanto costa!)
300 g di panna semimontata + 200 per la decorazione
1/2 cucchiaino di agar agar (Rapunzel)
Per la gelatina
300 g di succo di arance tarocco
2 cucchiai di zucchero
1/2 cucchiaino di agar agar (Rapunzel)
la scorza grattugiata di un mandarino
Per quanto riguarda la preparazione della base , avendo seguito alla lettera tutto quanto specificato da Stefania vi rinvio al suo magnifico, strepitoso, ultragalattico (cosa si deve fare per tentare di vincere) blog. L’unica differenza riguarda la misura della teglia; io ho utilizzato 2 teglie quadrate di 20 cm, accuratamente foderate di carta forno. Sotto, la foto dell’impasto prima di andare al forno …. che sia RED non ci piove!
Per la crema di farcitura ho riscaldato il latte e ho messo in infusione, per circa 15 minuti, i semini di cardamomo, leggermente schiacciati. L’ho filtrato e l’ho aggiunto alle uova che avevo precedentemente mescolato con la metà dello zucchero e la maizena. Ho rimesso sul fuoco per farla addensare aggiungendo anche l’agar agar con il rimanente zucchero a pioggia. Dopo 1 minuto dal bollore ho tolto dal fuoco e ho aggiunto la scorza degli agrumi e il cioccolato tagliuzzato grossolanamente. Ho incorporato per bene il cioccolato e ho travasato la crema in una ciotola di vetro. Per evitare l’insorgere dell’odiosa pellicina ho coperto con pellicola (senza pvc) a contatto e inserito la ciotola all’interno di una bacinella con ghiaccio, al fine di accelerare il raffreddamento e riporla in frigo. Quando la crema si è freddata ho aggiunto la panna semimontata incorporandone dapprima una parte alla crema per “smollarla” e poi aggiungendo il resto, con i classici movimenti dall’alto verso il basso.
Per la gelatina, avendo usato l’agar agar che si attiva ad alte temperatura ( a differenza della colla di pesce), ho messo a scaldare metà del succo e ho aggiunto a pioggia lo zucchero con l’agar agar, ho portato a bollore e fuori dal fuoco ho aggiunto il rimanente succo e la scorza del mandarino. Ho messo in frigo nella stessa teglia dove ho cotto la base della red. In questo modo ho ottenuto dei cuoricini belli cicciosi.*
Una volta pronte tutte le basi ho proceduto al taglio che, grazie ai preziosi consigli di Stefania in merito al riposo in frigo, è riuscito senza alcun problema.
Servendomi di un quadrato di acciaio ho cominciato ad assemblare il tutto alternando alle basi una generosa dose di crema la cui sofficità spero si apprezzi dalla foto….viceversa, fidatevi.
A questo punto, seguendo un consiglio di Montersiniana memoria, ho messo la torta in frezer per tutta la notte.
Quando l’indomani ho tirato la torta fuori dal gelo, ho pareggiato con un coltello i lati e dato che mi è piaciuto molto l’effetto zebrato, ho abbandonato l’idea di rivestirla tutta con la crema. Quindi ho montato 200 g di panna con un cucchiaio di zucchero (indicati negli ingredienti della crema) e ho rivestito solo la “testa” della torta. Avrei anche potuto usare la crema che, in realtà, mi è abbondata ma mi pareva che il cuore rosso spiccasse di più su un manto bianco.
Mi sono molto impegnata anche a cucinare sui tacchi ma si è impegnato un poco meno mio marito a fotografare. L’unica foto degna di essere postata è questa …. e questa vi metto
Con questa ricetta partecipo (ed è la mia prima volta) alla Mtc challenge di febbraio sui tacchi e non
Maria Luisa dice
Mi era sfuggita la tua red velvet, il tuo racconto… ma com’è… pure a noi la lavastoviglie ha cominciato a perdere qualche sera fa all’1 di notte… e per fortuna che eravamo ancora in piedi e il maritino si è messo pazientemente a capire che problema ci fosse… risolto, il problema era nello scarico, pavimento della cucina uno schifo la mattina dopo, ma lavastoviglie a posto. Mando la lavatrice e comincia a girare a vuoto… odddddio, saranno congiunture astrali…. tornando alla tua torta, ti è venuta meravigliosamente – il forno mi sa che funziona alla grande! E quella crema deve essere stata deliziosa!:-) Brava, anche se c’è già la vincitrice anche la tua meritava:-) baci
Patty dice
Avevo visto la preview su FB e sorriso alle tue disavventure, in particolare sulla storia del forno (me lo sogno la notte un forno come il tuo), però visto il risultato posso solo dire che la tua prima volta è da urlo. Adesso che ho letto anche i tuoi ingredienti, noto con piacere che anche tu usi l’agar agar per le gelatine (lo trovo miracoloso).
Mi piace da morire il tuo essere uscita dagli schemi con un layer’s cake quadrato, al taglio è davvero bellissimo. Felicissima di averti nel gruppo, sono certa che non potrai più farne a meno! Un forte abbraccio, Pat
PS – grazie per il tuo bel commento.
Francesca dice
Un layer strepitoso, e che dire, mi sento sconfitta, non c’è posto per me tapina! Esilarante il racconto, e bellissime le scarpe.
p.s ma come ci camminate?
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Francesca. Vuoi una confessione? Ho acquistato questi “tacchi” qualche anno fa per un matrimonio e dopo quello….mai più messi!
Eleonora dice
Direi che il tuo ingresso all’MTC non avrebbe potuto essere migliore! Questa Red Velvet è sublime! Considerando poi la sfiga che ti ha perseguitato nelle ultime settimane, direi che ho paura di sapere cosa sei in grado di fare quando tutto va per il verso giusto 🙂
Con molta meno maestria nella realizzazione, ma anche io ho avuto l’idea di abbinare alla red velvet una crema agrumata!
Piacere di aver scoperto il tuo blog, dal quale posso solo imparare.
Ele – http://www.letortediele.it
Glu-fri dice
Me ne mandi un po’ per favore…io mi sono perdutamente innamorata di questa commistione USA-Sicilia….mi sembra di stare a little Italy…..
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie sono contenta che la torta sia piaciuta (almeno alla vista). Anche se, dopo avere conosciuto Stefania mi ero già cimentata nella realizzazione di piatti gluten free, sono stata felice di ricimentarmi “senza glutine” e sopratutto di apprendere della sua vittoria. In questo modo, attraverso la risonanza dell’MTC, avrà la possibilità di diffondere il suo “credo” a più persone possibili.
valeria dice
e meno male che quasi non avevi tempo.
il colore della red velvet è fantastico!
Benvenuta in questa gabbia di matti
L'avvocato nel fornetto dice
Strafelice di essere in mezzo ai matti!
stefania dice
Se questo è il tuo inizio … tremo!
O forse iniziano a tremare tutti gli elettrodomestici di casa??? ahahaaha. Rosso meraviglioso, hai fatto bene a non ricoprire interamente la torta, così è molto più accattivante
L'avvocato nel fornetto dice
Mi manca solo il Kitchen….forse in quello ci spero, così ho la scusa per comprarmi quello più grande!!
daniela dice
Ho apprezzato straordinariamente la tua caparbia volontà di riuscire a superare tutti quei gradevolissimi ostacoli che la sorte ti ha propinato in cucina ultimamente, e devo dire che decisamente hai trionfato su tutto!
La torta è ben riuscita, del colore giusto, ben decorata e la crema al mandarino, come pure le gelatina danno un tocco delizioso al tutto.
Quando si dice avere la meglio su tutto :-))))
Grazie e benvenuta!
P.S. non credo scorderai mai neppure questa prima partecipazione , vero :-))?
Dani
L'avvocato nel fornetto dice
Quanto hai ragione Daniela, certo che non la scorderò mai! Ma mi credi se ti dico che sono già in trepidazione per la nuova sfida?
P.S. Lusingata per i complimenti
Francy dice
Ciao! sono Francesca e anche io partecipo all’MTC! quando ho visto la foto della tua Red Velvet non ho potuto non passare per farti i miei complimenti!
Nonostante la serie interminabile di sfighe galattiche alla fine sei riuscita a comporre un dolce favoloso! La base è perfetta e bella rossa, il ripieno molto azzeccato con gli agrumi e il cardamomo.. dulcis in fundo quei cuoricini deliziosi! Insomma, bravissima in tutto!
Bacioni
Francy
http://burroezucchero.blogspot.it
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Francesca, adesso guardo anche la tua Red. Si in effetti ho molto penato ma alla fine sono contenta del risultato. Considerando che è la mia prima sfida ci tenevo tanto!
Stefania O dice
Sei grande Punto esclamativo
La crema agli agrumi è uno spettacolo e la gelatina ancora di più Punto
Quelle scarpe con tacchi a spillo sono una meraviglia Punto e virgola
Il racconto esilarante (anche se immagino che viverlo lo sia stato un po’ meno) Punto
L’intento ruffianesco sarebbe stato raggiunto in pieno, se ne fosse seguito l’assaggio Enorme punto esclamativo 😉
L'avvocato nel fornetto dice
Stefi, non sarebbe stato onesto nei confronti degli altri partecipanti; se l’avessi provata avrei vinto sicuramente….o no! Finita la gara sei ufficialmente invitata per un pomeriggio in assoluto relax a base di red velvet.
Kika dice
sono molto invidiosa di quel rosso fiammante e sono invece molto ammaliata dalla crema al mandarino.
Bellissima la presentazione.
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Kika sono stata contenta anch’io del risultato ma non avevo dubbi sulla base perchè il mix trovato da Stefania è il risultato di tanti esperimenti e, conoscendola…