Inutile dire quanto sia stata felice di questa sfida, per svariati motivi: amo i biscotti, sono semplici da fare e in questo particolare momento non ho molto tempo da dedicare alla cucina e ciò mi consente di partecipare alla sfida dell‘MTC vinta da Dani e Juri del blog Acqua e menta, nonostante sia palermitana non avevo mai pubblicato questi biscotti.
Concentriamoci sui protagonisti; le reginelle. Impossibile non trovarli esposti in bella mostra in tutti i panifici della mia città e, talvolta, anche nelle pasticcerie. In realtà l’impasto tipico delle reginelle è a base di strutto che, a parer mio, gli conferisce una consistenza più croccante e duratura nel tempo. Il burro pur conferendo un gusto più “nobile”, inevitabilmente costringe ad un consumo più veloce del manufatto, pena l’ammollamento precoce ed inoltre anche la forma del biscotto è leggermente meno strutturata rispetto alla frolla a base di strutto … ma non credo la cosa possa costituire un problema! E’ una frolla classica il cui caratteristico sapore è dato dai semi di sesamo che lo avvolgono per intero. E proprio a questi semi, anzi ai vari nomi dialettali di questi semi, sono dovuti i diversi nomi di questi biscotti che per noi palermitani sono indifferentemente viscotti ca’ giuggiulena o viscotta cu’ cimino. Per un gusto personale troverete i miei biscotti ben cotti ma, se preferite, potete decidere di tirarli fuori dal forno 5 minuti prima. A tale proposito vi racconto come non è raro al panificio trovare questi biscotti in due teglie separate; una con quelli belli cotti (come i miei) e l’altra con biscotti più dorati e questo proprio per soddisfare i gusti di tutti. Una cosa non so e invito chi ne fosse a conoscenza di comunicarmelo con un messaggio nei commenti – a cosa è dovuto il nome reginelle?
Ingredienti
250 g di farina 00
120 g di burro
120 g di zucchero
3 g di ammoniaca
1 uovo intero + 1 tuorlo
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 tazza di latte
150 di sesamo
Inserire nella planetaria, con la foglia, il burro (tenuto fuori dal frigo 10 minuti prima di cominciare) con lo zucchero, le uova e gli aromi. Dare qualche giro a bassa velocità e aggiungere la farina setacciata. Non appena l’impasto si compatta togliere dalla planetaria e compattare con le mani. Avvolgere la frolla nella pellicola e fare riposare in frigo per almeno 3 ore. Mettere il sesamo in una ciotola e bagnarlo con il latte.
Trascorso il tempo di riposo, scolate il sesamo dal latte e ricavate dall’impasto dei rotolini dello spessore di circa 2 cm e di 5 cm di lunghezza. Lavorate brevemente con le mani ogni rotolino in modo da togliere la spigolosità del taglio e passatelo nel sesamo.
Accendete il forno a °C220 e sistemate tutti i biscotti su una teglia con carta forno e teneteli in frigo fino a quando il forno non avrà raggiunto la temperatura. Infornate per circa 25 minuti.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n. 56
alessandra dice
speravo che qualcuno lasciasse nei commenti la risposta al tuo quesito sul nome, ma non la trovo- e muoio di curiosità. Qualche anno fa avevo avuto il piacere di ascoltare Simonetta Agnello Hornby che introduceva la cucina povera palermitana, svelando il senso dell’umorismo dei tuoi concittadini, capaci di ribaltare la realtà con un nome o con una forma: che “reginelle” non faccia anch’esso parte di questa abitudine al rovesciamento ironico?
in tutti i casi, non le conoscevo e ti ringrazio per averle condivise con noi. qui trovo sesamo ad abundantiam e sono sicura che incontreranno i gusti dei miei nuovi commensali (strutto a parte perché ci sono tanti musulmani): anzi, domani li metto su, in versione più chiara e poi torno a dirti come è andata. E grazie!
lisa fregosi dice
Sono veramente invitanti!!
Adoro le ricette regionali!
cosebuonediale dice
Le reginelle!!!! I biscotti preferiti dal mio maritino!! Adesso mi tocca farli, non ho più scuse!
Lidia - TheSpicyNote dice
Non conoscevo questi biscotti. Il sapore del sesamo ben si abbina al salato e immaginarmelo insieme col dolce mi provoca una curiosità che dovrò presto soddisfare! tanto meglio che lo strutto è preferibile, cosi mi evito di usare burro senza lattosio che è sempre parecchio molle.
Un abbraccio!!
Lidia
Dani dice
Non avevo mai sentito nominare le Reginelle fino a quando non le ho disegnate nell’infografica. Ora ho anche la tua ricetta per provarle 🙂
L’MTC è anche ricerca e sperimentazione e apprezzo moltissimo che tu abbia provato a farle con il burro. Così come apprezzo ancora di più che tu abbia condiviso con noi l’esito della sperimentazione, consigliando lo strutto. Tra l’altro facendole con lo strutto mi risolvo anche il problema della sostituzione dei latticini, quindi le proverò senz’altro.
Sento il profumo di sesamo da qui… 🙂
Grazie mille e complimenti!!
Dani
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie dani
Mapi dice
Le reginelle a colazione non me le faccio mai mancare, quando scendo a Mazara in estate: troppo buone, con la loro consistenza friabile e il sapore delizioso dei semi d sesamo. Anche secondo me con lo strutto vengono meglio, ma MTC oblige… e anche col burro hanno il loro perché. 😉
A me piacciono meno cotte, ma come dici tu è questione di gusti e al panificio si trovano entrambe le versioni. Che voglia mi hai fatto venire!!!
Un abbraccio.
L'avvocato nel fornetto dice
Ricambio l’abbraccio
Flavia (Elisa Baker) dice
UUUUUUUUUUUUUh che belle queste reginelle… ma senti un po’ Fina, le quantità di strutto volendo usare quello sono uguali al burro?? perchè questi biscotti prima o poi li devo fare!!
Una buona giornata, Flavia
P.S. sabato ci mancherai!! Sigh.
L'avvocato nel fornetto dice
Si Flavia, le stesse. E se proprio lo vuoi sapere con lo strutto sono più buone!
lagaiaceliaca dice
Le reginelle!!!! Buone!!! Non le ho mai fatte, mi rocca rimediare. .. Sempre bravissima!