Quante volte ho sognato di essere al posto di Baby mentre si lancia dal palco, fra le braccia del suo Johnny!
Avete già capito? Sto parlando di DIRTY DANCING (balli proibiti), magnifico film del 1987 ambientato nell’estate del 63, che vede come protagonisti due giovani, talmente diversi tra di loro che nulla, all’inizio, avrebbe fatto presagire l’epilogo che tutti conosciamo; Johnny, splendido ballerino interpretato da Patrick Swayze, che trasuda sesso da tutti i pori, si innamora di Baby, sciatta ragazzotta idealista, tutta casa e famiglia, per la quale, fino a prima di quella giornata estiva, il sesso era solo una parola con troppe “esse”.
La storia la conosciamo tutti! Mi soffermo esclusivamente su alcuni punti per spiegarvi cosa mi ha portato a scegliere la ricetta in questione e la sua connessione con il film, per partecipare al fantastico contest di Patty. Ho ritenuto opportuno, considerato il periodo in cui il film è ambientato, scegliere una ricetta tradizionale e, per una sicula come me, per giunta appassionata di dolci, quale migliore ricetta se non il cannolo. Poi mi sono soffermata sui protagonisti per carpirne la vera natura e, manco a dirlo, ho iniziato con LUI, un ballerino assoldato dal simpatico signor Kellerman per deliziare gli ospiti, ma sopratutto le ospiti, del suo albergo e lui lo fa…… eccome se lo fa! Johnny, a prima vista burbero e scontroso, si rivela un tenero ragazzo assetato di amore; ma è perfetto, penso, è come il cannolo; una scorza dura e croccante che rivela al suo internouna morbida e candida crema. Poi sposto la mia mente (vi confesso con grande sforzo) su di LEI, Baby, nomignolo affettuoso datole dal padre e il cui vero nome è Frances. Baby è una ragazza americana con mille ambiziosi progetti, adorata dal padre, studiosa, rispettosa delle regole, insomma, la classica “brava ragazza”. Mai uno screzio col padre, mai un comportamento scorretto MAI……poi, conosce Johnny e con lui taglia i ponti col passato, un calcio alle regole e ai conformismi, molla l’allure da brava ragazza e si concede a lui dopo un ballo che…… vabbè passiamo avanti. E’ proprio dall’atteggiamento di “rottura” di Baby traggo spunto per romperlo questo cannolo, anzi per usare un linguaggio più da manuale culinario, per destrutturarlo.
Poi, come dimenticare la splendida musica che fa’ da contorno a questo film! La canzone, sottofondo del succitato lancio dal palco, “The time of my life”, ha persino vinto l’Oscar per la migliore canzone dell’anno 1988. Ecco allora come le goccine di cioccolata che completano, solitamente, la crema di ricotta, si trasformano in un pentagramma di cioccolato…..carina l’idea?
Uno spolvero di peperoncino, a guarnire il piatto, ci ricorda poi (e chi se lo dimentica!!!) la mano di Johnny che, lentamente, sfiora il seno di Baby sul palco davanti agli ospiti dell’albergo, ma loro, in quel momento, sono SOLI. 😳
Ingredienti
125 gr. di farina 00
125 gr. di semola di rimacinato
20 gr. di strutto
25 gr. di zucchero
1 tuorlo
2 cucchiai di aceto di vino rosso
caffè ristretto circa 80 ml
200 gr. di crema di ricotta fatta così
50 gr. di cioccolato fondente
La preparazione della sfoglia per il cannolo e della crema di ricotta è tale e quale alla mia precedente ricetta e a quella vi rimando, qui ho leggermente modificato gli ingredienti perchè ho pensato di utilizzare la semola di rimacinato che in Sicilia usiamo spesso anche per le preparazioni dolci. Devo dire che la sostituzione della semola ha dato ottimi risultati, sopratutto per quanto concerne l’attacatura del cannolo (e si…. ne ho fatto pure qualcuno) infatti neppure uno si è aperto durante la frittura. Per quanto riguarda la sfogliatura della pasta è stata fatta sempre con la macchinetta e sempre allo stesso spessore. Unica differenza non è stata avvolta nei tubi ma semplicemente tagliata a grandi quadrati che poi ho fritto.
Per la composizione: ho utilizzato un coppapasta quadrato che ho riempito di sfoglie rotte a misura alternandole alla mousse di ricotta.
Per il pentagramma: ho sciolto il cioccolato al microonde che ho colato dentro un cartocetto di carta forno e ho disegnato (sempre su carta forno) delle piccole striscette simulando un pentagramma. Ho atteso che indurissero, dentro al frigo, prima di posizionarla sulla composizione
ed ecco il risultato
Ame il Sannita dice
Oltre che cuoca sei una scrittrice.
L'avvocato nel fornetto dice
Ame, e’ un’affermazione o una domanda?
Patty dice
Hai centrato in pieno il gioco. Sono così felice spina di orgoglio quando vedo che vi siete divertite a giocare e la risposta di questo divertimento sono le fantastiche idee che tirate fuori. Bravissima, che ti devo dire, sono in contemplazione e questo cannolo de strutturato e’ proprio un ballo proibito. Ti inserisco nella commedia leggera. Grande! Pat
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Pat, mi sono così divertita che spero di avere il tempo (l’idea c’è) di partecipare anche per l’altra categoria. Baci